Dalla fine degli anni '90 le artiste hanno avuto grande successo nell'impiego dei mezzi digitali e di Internet.
I colorati video di Pipilotti Rist, che vengono ora mostrati nel blog, utilizzando un sintetizzatore, un amplificatore e il programma Avid, ne sono un esempio; come pure le foto di Lynn Hershman, pioniere dell'arte mediale e delle installazioni interattive, con la sua "CyberRoberta".
Per la prima artista potremmo certo parlare di Video pop fortemente suggestivi, lavori interdisciplinari che mescolano musica e immagini, una personalità colta e di spirito unita ad un'immagine camaleontica. Filmati spesso modificati al computer che mostrano un carattere spiccatamente sensuale che rifugge tanto la fredda oggettività quanto l'arido intellettualismo. L'armoniosa combinazione di musica soft e di immagini oniriche penetra nel subconscio di noi spettatori tanto da immergerci in una sorta di dimensione fantastica popolata di oggetti e soggetti quotidiani, emblematici della civiltà contemporanea. Si tratta, spesso, di racconti privi di inzio e fine cui Rist da forma attraverso il metodo della libera associazione, rinunciando a qualsiasi linearità narrativa.
Per Lynn Hershman, invece, i motivi chiave della sua opera risiedono nell'attenzione alle peculiarità dell'identità femminile, nella narrazione di biografie che presentano finzione e realtà come elementi inseparabili del racconto, ed infine nell'analisi delle implicazioni voyeristiche del mezzo adottato. Di tali caratteristiche si trova traccia nei suoi film, nei video e nelle fotografie, dalle prime opere fino alle identità cibernetiche delle installazioni interattive e dei progetti per Internet.
Hershman, inoltre, ha sempre considerato la partecipazione dello spettatore come parte integrante del processo artistico. Dall'idea di interazione è nato, infatti, il personaggio fittizio Roberta Breitmore, una donna single sui trent'anni, che possiede una carta di credito, un appartamento e un preciso modo di vestire. Col passare del tempo l'artista si è calata spesso in questo ruolo, vivendo molte avventure, ricevendo lettere (dai suoi fans), lasciando dietro di sè materiali documentari vari. Gli elementi biografici, così, si sono intrecciati con le riflessioni sul mezzo espressivo utilizzato (video, fotografia), tanto da poter affermare: "I video e i sistemi interattivi sono diventati lo strumento più adatto a seguire le tracce di una storia personale. Questo mi è servito a trovare il mio vero posto nel contesto culturale".
Testo fondamentale: Le Donne e l'arte, le donne e l'arte nel XX e nel XXI secolo, a cura di Uta Grosenick, Taschen, Colonia, 2001;
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