lunedì 14 dicembre 2009

Per restare in tema di Arte Post-human.....Orlan

Artista e perfomer francese, insofferente ad ogni condizionamento accademico, Orlan (nata il 30 maggio 1947 a Saint-Etienne, Francia), non è solo una figura inscindibile dalla Body Art, ma anche la capofila di quella che viene definita arte post-organica o post-umana.
Al centro della sua poetica, oltre alla ricerca intorno al tema della propria identità, la lotta contro la mercificazione del corpo femminile e la possibilità etica di riprogettarsi oltre le imposizioni restrittive del controllo legale.
Mutante contemporanea e sperimentatrice coraggiosa, Orlan indaga sulla sua pelle l’esigenza di metamorfosi e virtualità.
Nove operazioni-performances di chirurgia plastica, in cinque anni, dal maggio del 1990, ispirate da un progetto di ridefinizione facciale archetipica dal titolo: "The Reincarnation of Saint Orlan", hanno progressivamente trasformato il suo volto in quello di una nuova creatura simile ai modelli iconografici della Storia dell’Arte come Diana, Europa, Venere, Psiche e la Gioconda. Orlan interpreta in termini “chirurgici” il suo corpo, materia prima che deve essere manipolata e refigurata per verificare le sue potenzialità metamorfiche e per “rimettersi al mondo di nuovo”. Usare la chirurgia estetica, usare se stessa come artista e come soggetto artistico e rimettere il tutto in un’unica immagine dove la metamorfosi fisica e di identità risulta essere la componente fondamentale di una ricerca che sta portando Orlan ad indagare altri spazi della mente, ambigui ma anche affascinanti e seducenti, che capovolgono il principio cristiano del verbo che si fa carne in carne che si fa verbo.

Modificarsi in identità diverse dal genere di appartenenza portano Orlan a sondare un territorio dove il verosimile ed il vero, il fittizio ed il reale convivono in un mistero trinitario: rimangono comunque il corpo dell’artista o il materiale in esubero dei suoi interventi chirurgici “disseminato” sulle sue opere, a certificare che una particella di realtà si è inserita in un vortice irrequieto di surrealtà e finzione, dando vita ad una nuova esistenza.

E' del 21 novembre 1993 a New York la sua settima operazione chirurgica-performance nel corso della quale si è fatta apporre due impianti di silicone al lato della fronte, che creano così due visibili protuberanze simili a piccole corna. Fra le "opere" che Orlan normalmente commercializza vi sono anche le videocassette delle riprese delle sue operazioni o i reperti organici che le operazioni stesse inevitabilmente producono e che, inseriti in appositi contenitori di varie dimensioni, lei chiama "reliquiari".
Per capire le punte estreme a cui il discorso estetico di Orlan è andato incontro basta sfogliare la voce dedicata a lei apparsa nel "Dizionario del teatro e dello spettacolo" pubblicato da Baldini e Castoldi, in cui il suo lavoro viene così sintetizzato: "Orlan sta attuando su se stessa una metamorfosi fisica e di identità tra le più radicali e controverse nel panorama artistico contemporaneo".
Orlan ha iniziato le sue prime performances nel 1964, al principio con alcune bizzarre operazioni estetiche (come quella di misurare spazi cittadini con il suo corpo, facendosi cioè trascinare per terra. L'unità di misura inventata da lei era proprio in "orlan"). La sua prima performance chirurgica risale invece al 1978, un'operazione d'urgenza metodicamente filmata in video.
Nel 1982 fonda "Art-Accès", la prima rivista d'arte contemporanea e di creazione presente su Minitel, la rete telematica francese presente su scala nazionale. Nel 1983 viene incaricata dal Ministère de la Culture di preparare un rapporto sull'Arte-Performance e nel 1984 insegna all'Ecole Nationale des Beaux-Arts de Dijon. Nel 1998 prepara (in collaborazione con Pierre Zovilé) delle fotografie con il computer e alcune installazioni video interattive a partire dalle trasformazioni del corpo presso i Maya e gli Olmechi.
Artista nota in tutto il mondo, le sue performance sono ormai sostenute anche dal Ministero francese della Cultura e da quello degli Affari Esteri.

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